Immagina l'ordinamento come una chiave di lettura per comprendere la complessità del settore digitale


Nel cuore pulsante del mondo digitale, dove l'informazione scorre senza sosta e la tecnologia plasma la nostra realtà, si cela un principio fondamentale: l'ordinamento.

"L'informatica è una questione di ordinamento" non è solo un aforisma, ma una chiave di lettura per comprendere la complessità e l'efficacia di questo universo in continua evoluzione.

POVerbiale: Brainstorming Digitale

POVerbiale è la rubrica di Masisoft per il brainstorming digitale: in questo primo articolo il proverbio o citazione principale è

"l'informatica è una questione di ordinamento"

Un'affermazione semplice, eppure capace di scatenare un uragano di pensieri. Realizziamo che dietro ogni algoritmo, ogni database, ogni interazione online, si cela un principio ordinatore.

POVerbiale è un invito a ordinare i vostri pensieri, a dare forma alle vostre intuizioni. È un luogo dove ogni POV, ogni punto di vista, è un prezioso tassello per comporre un quadro più completo.

Il Computer in Francese si chiama Ordinateur

"Ordinateur" in Francese è il nome che è stato dato come traduzione di Computer nel 1955 dal  filologo e latinista Jacques Perret su richiesta di Christian de Waldner, presidente dell'IBM Francese a quei tempi. Perret era stato chiamato a trovare un nome che abbracciasse un senso più ampio del solo calcolatore o computatore o computer in inglese e quindi decise che ordinatore era il termine che più si adattasse ai processi che svolgono i computer e gli algoritmi.

Dall'altra parte, l'etimologia di computer dal latino,  è composta da com = cum (insieme) e putare (tagliare, rendere netto – da cui potare in italiano) e significa propriamente: «confrontare (o comparare) per trarre la somma netta».

Cosa fa un algoritmo se non ordinare?

L'ordinamento di elementi in un insieme è un'operazione fondamentale in informatica, così consueta da influenzare significativamente il tempo di calcolo globale di ogni processo. 

Gli algoritmi di ordinamento, basati sul confronto e lo scambio di elementi, sono essenziali per organizzare dati secondo specifiche relazioni d'ordine. Sebbene spesso esemplificati con numeri interi in vettori, questi algoritmi trovano applicazione in scenari complessi, come le pagine di una SERP, dove l'obiettivo è organizzare dati eterogenei in base a criteri specifici come le chiavi di ricerca. 

L'efficienza di tali algoritmi è cruciale, poiché l'ordinamento è un sottoproblema ricorrente in molte applicazioni reali, rendendo ottimizzazione e velocità elementi chiave nella progettazione di soluzioni informatiche.

Cosa sono i siti web se non insiemi di pagine raccolte sotto uno stesso tema?

Un sito web, in fondo, non è altro che un insieme di informazioni ben organizzate attorno a un tema centrale. In modo ordinato ogni pagina parla di uno specifico argomento con i suo titoli di paragrafo e informazioni coerenti in essi contenuti, il menu è lo strumento che permette di ordinare le pagine e facilitare la navigazione del sito. 

Ma quando si tratta di velocizzare la navigazione e vogliamo subito un argomento, utilizziamo la ricerca, e qui entra in gioco l'ordinamento, attraverso un algoritmo complesso le pagine sono analizzate e classificate assegnando loro un "punteggio" in base a una moltitudine di fattori . L'obiettivo? Ordinare le pagine in modo che quelle più rilevanti e utili per l'utente appaiano in cima ai risultati di ricerca.

E quindi scatta la corsa all'ottimizzazione delle pagine web per questo processo di ordinamento. I proprietari dei siti web, sapendo che la posizione in questa classifica è importante, cercano di rendere le loro pagine più "comprensibili" al sistema.   Con la SEO (Search Engine Optimization), l'arte di ottimizzare le pagine web per questo processo di ordinamento, si cerca di offrire contenuti all'algoritmo del motore di ricerca, per cui la relazione d'ordine sia la migliore per la ricerca effettuata dall'utente per convertirlo in cliente.

Fai finta di non sapere nulla della SEO

Immagina di non sapere nulla di SEO, o della tua specializzazione digitale. Eppure, usi ogni giorno computer e smartphone.

Immagina che quello che vedi sopra ogni schermo, è il risultato di un intricato sistema di ordinamento, un tentativo di dare senso al caos dell'informazione in base alle tue aspettative. Come in un complesso macchinario, ci sono elementi più visibili di altri, priorità che spiccano, relazioni più o meno importanti. Liste di dati, strutture complesse, tutte con punteggi che ne definiscono il valore.

Un algoritmo, come un sofisticato meccanismo di classificazione, analizza questi dati, calcola i punteggi e ordina le informazioni in base a criteri specifici.

Il risultato? Un'esperienza digitale apparentemente fluida, dove ciò che conta appare al posto giusto, al momento giusto.

L'evoluzione della link building, da semplice conteggio di link a valutazione di entità e citazioni, è un esempio lampante di come l'ordinamento sia diventato sempre più sofisticato. Google, con la sua comprensione semantica del linguaggio, non si limita a contare i link, ma analizza il contesto, l'autorevolezza delle fonti e le relazioni tra le entità. Questo approccio olistico all'ordinamento permette di fornire risultati di ricerca più accurati e pertinenti.

POVerbiale è un neologismo un termine inesistente nel dizionario di Google, facendo una ricerca con questa chiave il motore restituirà un termine di disambiguazione, chiedendo se stessi cercando "Proverbiale". Utilizzando questo termine come hashtag nei social o negli articoli che lo citano, il motore sarà sempre più consapevole che questo termine sia un'entità a se stante, compresa in un insieme di pagine relative al brainstorming digitale.

Per questo sarebbe utile e divertente eseguire un'esperimento sociale, dove ogni persona possa fornire il suo POV, Punto di Vista, riguardo a una tematica, in questo caso "L'informatica è una questione di ordinamento". Primo per vedere come il motore di ricerca si comporterà quando vedrà sempre più citazioni del termine, ma soprattutto per racchiudere sotto un termine l'insieme delle opinioni nell'ambito della vostra specializzazione relative alla del topic principale

Intelligenza Artificiale e Ordinamento dei dati

L'intelligenza artificiale utilizza tecniche di ordinamento per organizzare e analizzare dati complessi, come immagini, testo e suoni. Il machine learning, ad esempio, si basa sull'ordinamento dei dati per identificare modelli e fare previsioni.

Anche l'intelligenza artificiale, nel suo profondo funzionamento, non sfugge alla regola dell'ordinamento. Come un essere umano che costruisce il proprio pensiero a partire da un bagaglio culturale fatto di libri ed esperienze, l'IA si nutre di dati, di un vasto dataset che ne plasma la visione del mondo. L'ordinamento, in questo caso, è la struttura stessa del suo pensiero, il modo in cui collega le informazioni, le classifica, le rielabora per dare risposte e generare nuove creazioni.

Qui entra in gioco la matematica discreta, il linguaggio che permette all'IA di "leggere" ed "interpretare" lo spazio vettoriale. Grafi, insiemi, relazioni: sono gli strumenti che l'IA utilizza per creare modelli, per trovare pattern, per dare un senso al caos dei dati. L'ordinamento matematico, in questo contesto, diventa la chiave per sbloccare il potenziale dell'IA, per trasformarla in uno strumento capace di comprendere e plasmare il nostro mondo.

Ma cosa succederà quando l'IA diventerà il principale strumento di espressione per l'umanità? Se tutti noi, per comunicare, per creare, per pensare, ci affideremo a queste intelligenze artificiali, capaci di rielaborare e ordinare dati a velocità inimmaginabili, avremo ancora bisogno di esprimere pensieri nuovi? Ci sarà ancora spazio per l'originalità, per la creatività umana, o ci limiteremo a riordinare e riproporre ciò che l'IA ci offre? Domande che ci pongono di fronte a uno scenario inedito, dove l'ordinamento dei dati potrebbe diventare l'ordinamento stesso del pensiero umano.

Cosa puoi fare con POVerbiale e la teoria dell'ordinamento?

Spero che questo primo articolo ti abbia inspirato piuttosto che annoiarti: ora quando ti approccerai al mondo digitale spero di averti trasmesso la mia idea dei sistemi informatici.

Vorrei poter cercare POVerbiale nel web, nei social e trovare il tuo punto di vista riguardo "L'informatica è una questione di ordinamento" relativamente al tuo settore, che sia la SEO, il marketing o il branding, fino anche ai settori più disparati come la filosofia o la sociologia perfino anche chi non è del settore digitale può esprimersi dopo avere avuto una piccola infarinatura di questo mondo tech.

Quindi di seguito ti lascio delle liste di termini che riflettono l'idea di ordinamento, prova a chiedere alla tua Chat di intelligenza preferita i termini che hanno un significato di ordinamento nel tuo settore, prova a vedere con nuovi occhi il tuo settore e come approcciarti nel tuo lavoro pensando che ogni volta che elaboriamo concetti ed esprimiamo il nostro sapere, in fondo stiamo eseguendo un ordinamento.

I termini informatici che riflettono l'idea di ordinamento

Se "l'informatica è una questione di ordinamento", allora è naturale che molti termini informatici riflettano questa idea di organizzazione e struttura. Questi termini dimostrano come l'ordinamento e l'organizzazione siano concetti fondamentali in molti aspetti dell'informatica.

Organizzazione dei dati:

  • Dati strutturati: Informazioni organizzate in un formato ben definito, come tabelle o database.
  • Database relazionali: Sistemi che organizzano i dati in tabelle con relazioni predefinite.
  • Strutture dati: Metodi per organizzare e memorizzare dati, come array, liste, alberi e grafi.
  • File system: Organizzazione gerarchica di file e cartelle su un dispositivo di archiviazione.
  • Metadati: Dati che descrivono altri dati, fornendo informazioni sulla loro organizzazione e struttura.
  • Tassonomia: Classificazione gerarchica di concetti o informazioni.
  • Ontologia: Rappresentazione formale di conoscenze e relazioni tra concetti.

Organizzazione delle reti:

  • Cablaggio strutturato: Sistema di cablaggio standardizzato per reti di computer.
  • Protocolli di rete: Regole che definiscono come i dispositivi comunicano tra loro.
  • Topologia di rete: Disposizione fisica o logica dei dispositivi in una rete.
  • Routing: Processo di determinazione del percorso ottimale per il trasferimento di dati in una rete.
  • Firewall: Sistema di sicurezza che controlla il traffico di rete in base a regole predefinite.

Organizzazione del software:

  • Architettura software: Struttura e organizzazione di un sistema software.
  • Linguaggi di programmazione strutturata: Linguaggi che incoraggiano la scrittura di codice ben organizzato e modulare.
  • Algoritmi di ordinamento: Metodi per organizzare i dati in un ordine specifico.
  • Pattern di progettazione: Soluzioni riutilizzabili per problemi comuni di progettazione software.
  • Matematica discreta: Ramo della matematica che si occupa di strutture discrete, come grafi e insiemi, utilizzate per modellare sistemi informatici.

Organizzazione delle informazioni:

  • Information architecture: Progettazione della struttura e dell'organizzazione di un sito web o di un'applicazione.
  • Indicizzazione: Processo di creazione di un indice per facilitare la ricerca di informazioni.
  • Classificazione: Assegnazione di elementi a categorie in base a criteri predefiniti.
  • Filtro: Selezione di informazioni rilevanti da un insieme più ampio.

Termini che si riferiscono all'ordinamento nel marketing e nel branding,

Segmentazione del mercato:

  • Segmentazione demografica: Divisione del mercato in base a età, sesso, reddito, ecc.
  • Segmentazione geografica: Divisione del mercato in base a posizione geografica.
  • Segmentazione psicografica: Divisione del mercato in base a valori, stili di vita, personalità.
  • Segmentazione comportamentale: Divisione del mercato in base a comportamenti d'acquisto, fedeltà, ecc.

Posizionamento del marchio:

  • Mappa di posizionamento: Rappresentazione grafica della posizione di un marchio rispetto ai concorrenti.
  • Proposta di valore: Dichiarazione dei vantaggi offerti da un marchio ai clienti.
  • Differenziazione: Creazione di un'immagine unica e distintiva per un marchio.

Strategia di contenuto:

  • Piano editoriale: Organizzazione dei contenuti in base a temi, formati, canali.
  • Calendario editoriale: Pianificazione della pubblicazione dei contenuti nel tempo.
  • Tassonomia dei contenuti: Classificazione dei contenuti in categorie e sottocategorie.

Customer Journey:

  • Mappa del percorso del cliente: Rappresentazione grafica delle interazioni del cliente con un marchio.
  • Punti di contatto: Interazioni tra il cliente e il marchio.
  • Fasi del percorso del cliente: Le diverse fasi che il cliente attraversa nel suo rapporto con il marchio.

Architettura del marchio:

  • Gerarchia del marchio: Struttura organizzativa dei marchi all'interno di un'azienda.
  • Brand portfolio: Insieme dei marchi di un'azienda.
  • Brand extension: Estensione di un marchio esistente a nuove categorie di prodotti.

Analisi dei dati:

  • Analisi RFM: Analisi del comportamento dei clienti in base a Recency, Frequency, Monetary value.
  • Analisi delle coorti: Analisi del comportamento di gruppi di clienti nel tempo.
  • Analisi del funnel di conversione: Analisi delle fasi del processo di acquisto.

 

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